trio
Che serata - Parte 1
di Cpnuova77napoli
27.11.2024 |
280 |
5
"Sento la sua mano che copra la mia, mentre l’altra la poggia sulla mia testa, spingendola a prenderlo meglio..."
Manuel. Singolo fantastico. Ci contatta su A69 e ci incuriosisce. Educato, mai volgare, coetaneo e veramente preso e bravo corteggiatore. Una serie di messaggi, il tempo di organizzarci e decidiamo di vederci per un caffè. Arriva l'ora prestabilita. Siamo puntuali. Entriamo al bar, lui è li. Ci accoglie con un sorriso smagliante, sorriso degno di un amico che ti conosce da anni. Non mi leva lo sguardo di dosso ,il suo sorriso e i suoi occhi sembrano ricolmi di entusiasmo ,il linguaggio del suo corpo è chiaro ….gli piaccio da morire …L’imbarazzo sembra calare lasciando sempre poi spazio alla voglia di conoscersi di ridere insieme
Ma continua a non levarmi gli occhi di dosso.
Mio marito ordina drink per tutti. Conosce i miei gusti. Qualcosa che possa scaldare l'ambiente.
Manuel, spalleggiato da mio marito, iniziano a riempirmi di complimenti. Partano le allusioni, i doppi sensi, fino ad arrivare a qualche argomento, qualche frase un po più diretta.
Mi si avvicina come se volesse sussurrarmi qualcosa ,continua a ripetermi che sono una donna meravigliosa quando sento le sue mani che mi sfiorano le gambe … non le vedo ,il tavolo le copre ma le sento ed è piacevole …
Mani calde morbide che sanno cosa fare ….
Lo guardo e…. Penso :” adesso lo faccio arrossire” adesso lo sistemo io.
Ed allungo le mani, sul suo pantalone, senza tante remore, inizio ad accarezzargli il cazzo. E' palesemente già in tiro, è eccitato. Sussulta, timoroso che ci possano vedere. Ma è quello che voglio. E come per magia arriva il cameriere con i drink. Ne posa uno e nota la mia mano avvinghiata sul suo cazzo. Lui arrossito ma paralizzato. Vedendo che non lasciavo la presa, il sorriso del cameriere cresceva, fino a salutarci con un "buon divertimento"
Quando noto che l’imbarazzo non c’è più …
Il suo cazzo duro ha preso il sopravvento …
Sorride ,cerca di non darmi soddisfazione ,parla con Carlo ,ridono ,mi prendono anche un po’ in giro in maniera molto dolce …
È uno stronzo ma ci stiamo divertendo !!!!!
Visto che ormai la situazione è diventata abbastanza decisa, mio marito propone di proseguire la serata in un albergo dove andiamo spesso. Manuel accetta e ci dice di avviarci.
Arriviamo in albergo, andiamo in camera, mio marito va a rinfrescarsi, e poi lo seguo io. Aspettiamo Manuel che ci raggiunga. Indosso un completino nero, su sua richiesta, mentre mio marito sorseggia un calice di vino bianco. Passano i minuti e di Manuel non c’è traccia. Mentre prendiamo il telefono per contattarlo, bussano alla porta. Apro appena appena per vedere chi è. È lui, con in mano una rosa. Aveva preso la camera vicino la nostra e si era rinfrescato. Viene senza giubbino, con la camicia bianca aperta. Profumo di freschezza. Entra, mi dona la rosa e quasi istintivamente gli do un bacio sulle labbra. Belle calde. Entra, prende un bicchiere di vino e si siede sul letto. Mi guarda mentre mi giro per mostrargli il completino e soprattutto per mostrare le mie forme. Mi sorride e notiamo sul suo viso che è passato da quell’uomo elegante e raffinato che era, ad un vero maiale pronto a sfogarsi. Mio marito inizia il discorso, dicendo che prima ci sono state toccate, ma non sono state fatte bene. Si mette dietro di me, sento le sue mani sui miei fianchi, mi posiziona davanti a Manuel ed inizia a stringermi i seni proprio a pochi centimetri dal volto di Manuel, desideroso di poterlo leccare. Sento la mano di Carlo che entra nel reggiseno e mi stringe i capezzoli. Dopo poco sfila le mani e mi toglie il reggiseno, in modo che il mio seno è proprio davanti alla bocca di Manuel. Carlo alza il mio seno sinistro, lo stringe e mi porge verso la bocca del singolo, che senza che gli venga chiesto, inizia a leccarmi il capezzolo, con la punta della lingua. Carlo continua ad accarezzarmi l’altro seno e domanda a Manuel se ha capito bene come si accarezza una donna. Inizio a gridare dal piacere. Tra due uomini, chi mi lecca, chi mi accarezza, ci sapevano proprio fare.
Con le mani cercavo di stuzzicarli, ma ero in balia del loro volere, riuscivo a toccare solo Carlo, mentre l’altra mano era sulla testa di Manuel, non volevo che si staccasse da quella leccata fantastica.
Carlo mi lascia e mi porta un passo indietro e dice a Manuel di seguire la lezione 2. Mi accarezza il culo, gentilmente e fa vedere che ad ogni carezza, il dito si deve insinuare un po alla volta nel perizoma, fino ad entrare piano piano nel culo. Mi chino un poco, per permettere che il dito di Carlo mi entri nel culo. Lo sento che piano piano mi penetra sempre di più.
Domanda a Manuel se ha capito, lui da il suo assenzo, si alza e lo vedo avvicinarsi a me. Credevo che prendesse il posto di Carlo, ma invece inizia ad accarezzare dall’addome, al ventre, fino a scendere sulla figa; e, come da scuola di Carlo, sento le dita intrufolarsi, con un dito che, piano piano, mi entra nella figa.
Senza organizzarsi, trovano una sintonia fantastica. Uno entra ed uno esce. Volevo mettermi un po in mostra in lingerie, ma erano due porci senza freni. Ormai il perizoma era di impiccio. Li fermo, e con un gesto veloce, tolgo tutto e resto completamente nuda. Senza tante remore, riprendono da dove avevano lasciato. Ma con più forza, sento che Manuel passa a due dita, seguito da Carlo. Manuel mi guarda, guarda Carlo, ride e dice: “Noto che alla signora piace, è tutta bagnata”. Sarà stata una frase provocatoria, ma spingono sempre di più le loro mani.
Basta! Ora tocca a me. Tolgo le loro mani, inizio a togliere la camicia a Manuel e Carlo fa lo stesso.
Li stendo sopra al letto. Io nuda e loro solo a petto nudo. Mi metto in ginocchio in mezzo a loro. Inizio a baciare il petto di Carlo ed accarezzare quello di Manuel. Si sentiva il suo cuore pompare un po più forte del dovuto. Passo a baciare il petto del singolo, fresco, profumato, liscio un bel capezzolo da stuzzicare. Ci gioco con la lingua. Carlo si sfila i pantaloni e slip, e si stende in modo che io lo possa segare. Inizio ad accarezzargli le palle, belle sode e lisce. Mi alzo dal petto di Manuel ed inizio a segare con calma Carlo.
Da bravo singolo di rispetto, attendeva che gli dessimo l’ok a spogliarsi. L’autorizzazione la do io con uno sguardo al pantalone ed un sorriso. Mentre Manuela si spogliava, mi chino a baciare Carlo e segarlo, e mi trovavo a pecorina.
Manuel era nudo, e vedendomi china su Carlo, si mette dietro di me, accarezzandomi il culo ed infilare un dito nel culo ed uno in figa.
Giovo della situazione, ma basta dita, basta mani. Mi giro, mi siedo accanto a Carlo e mi trovo davanti al cazzo di Manuel. Maestoso. Pulito. Liscio. Diritto. Bel glande. Inizio a segare un po anche lui.
Carlo si allunga sul mobiletto e prende un preservativo. Se lo infila, si siede a bordo letto, mi prende e mi fa sedere sopra di lui. Si stende sul letto, e mi infilo il suo cazzo in figa ed inizio a muovere il bacino, sapendo che gli piace. Manuel era davanti a me, mi palpava il seno. Lo sistemo proprio davanti a me, gli prendo il cazzo in mano ed inizio a fargli un pompino lento, sensuale, con la lingua che leccava tutto, mentre “danzavo” sul cazzo di Carlo.
Gli concedo uno dei pompini stupendi, fatti con passione, con la lingua che avvolge tutto. Il suo cazzo è perfetto da essere spompinato. Diritto, voluminoso, fresco. Per spingerlo più in profondità, inizio ad accarezzargli il culo, era sodo, tondo. Sento la sua mano che copra la mia, mentre l’altra la poggia sulla mia testa, spingendola a prenderlo meglio. Una goduria sentire il cazzo di Carlo dentro, mentre mi muovevo con delicatezza, ed il cazzo di Manuel in bocca.
Manuel inizia a godere tantissimo, mi dice che sta per venire, ero indecisa se mandarlo in bagno, farlo venire in bocca e poi sputare, o cosa.
Me lo sfilo da bocca, lo sego per bene, ed inizia a spruzzarmi sul viso, in bocca, sul seno. Gusto dolcissimo. Ormai ero tutta sporca, ma mi porto il suo cazzo in bocca per pulirlo per bene. Era ancora bello ritto e dolcissimo.
Ma l’igiene prima di tutto. Lo allontano e mi stacco da Carlo per andare in bagno a pulirmi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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